Sono passati appena tre giorni dalle elezioni italiane e il dibattito
infiamma ancor di più la politica perché, alla fine, queste elezioni non le ha
vinte proprio nessuno. Abbiamo perso
tutti. Cittadini e politici.
E’ vero. E’ arrivata prima la coalizione di
centro-sinistra. Alla Camera hanno la maggioranza assoluta, ma al Senato quella
striminzita maggioranza relativa non garantisce nemmeno la formazione del primo
governo post-elettorale.
Il fenomeno Grillo continua a fare battute
come in campagna elettorale e il suo intento sembra quello di tornare a nuove
elezioni, convinto di incrementare il proprio bottino.
Tutto ciò creerà maggiore confusione. Tutti
auspichiamo le corrette riforme e successivamente (max un biennio) tornare al
voto con una vera legge elettorale. Ma Grillo dà segnali di non essere
d’accordo.
E’ ancora carico per il successo e sembra
voglia generare il caos. Così facendo, forse, anziché aumentare i voti,
comincerà a perderli, perché anche chi lo ha votato vuole prima la riforma
elettorale e magari l’elettore, ancor di più arrabbiato, si convincerà che
molte cose di Grillo sono difficilmente realizzabili e che, probabilmente, il
comico ha paura di assumersi certe responsabilità.
Si calerà il Grillo nei
panni del politico, lasciando sul palco elettorale quelli del comico?
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