Nella squadra con cui il Pdl si gioca le elezioni 2013, c’è molto
di più. Una lista di grandi nomi? Gente lontana dai guai giudiziari? Macché, a
scorrere i nomi saltano fuori una vagonata di indagati, interi pezzi di casa
Berlusconi e di Fininvest.
Non ci sarà Dell’Utri e nemmeno Cosentino,
è vero, ma c’è un elenco di vecchie glorie
acchiappavoti, lobbisti e trombati in cerca di un premio.
Per tutti un unico grande merito,
lo stare a servizio di Silvio Berlusconi, nelle sue
aziende, nella gestione familiare e perfino delle sue residenze private.
- Elena Centemero, n. 3 della lista Lombardia 2
per la Camera, ha insegnato
lettere ai figli
di Paolo e Silvio Berlusconi.
- Mariella Bocciardo: n. 6 della lista è l’ex
moglie di Paolo Berlusconi, entrata in Parlamento nel 2006 e nota come la
“cognata”.
- Giuseppe Maria Verro, imprenditore
palermitano, eletto due volte con il Pdl. Nel 2009 fa parlare di sé come
consigliere Rai, dove si è distinto per le campagne pro-Minzolini e contro Santoro, Saviano e Celentano.
- Alessia Ardesi, alias “dama bionda”.
Dodicesimo posto nella circoscrizione Lombardia 2. Collaboratrice dell’ufficio
stampa di Palazzo Grazioli.
- Paolo Cagnoni, non è un berluscones
doc, però può vantare di essere l’assistente di Sandro
Bondi, tra i più devoti al Cavaliere.
Esclusioni eccellenti, invece, per
il drappello degli ex An: nessun posto in lista per Andrea Ronchi,
Pasquale Viespoli, Adolfo Urso, mentre si sono salvati Andrea Augello e Barbara
Saltamartini. Mario Landolfi ha parlato, senza mezzi termini, di vera e propria
«pulizia etnica» applicata ai reduci di An.
Che nausea, non ce la faccio
più. Ai volenterosi, armati di santa pazienza e agli amanti della lettura, li
invio alla lunga pagina del ilfattoquotidiano.it e all’elenco dei candidati su liberoquotidiano.it
E per gli altri? Attendere,
prego.
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