lunedì 10 dicembre 2012

a noi chi ci ripaga?

diciamoglielo
Monti o Berlusconi? Vendola o Bersani? Di Pietro o Maroni? In che Casini abbiamo messo i Maroni, ragazzi! Scenari molto Fini. Al di là delle ironie, di fronte al dio denaro non ci sono italiani che tengano. Gli interessi sono troppi e la politica appaga sempre, per chi la fa.
 Il grande ex presidente del consiglio Berlusconi, altrimenti detto dai suoi fedelissimi “l’imperatore”, anche se lui si ritiene ‘divino’, si ricandida alla guida del paese. I mercati sfiduciano l’Italia e lo spread schizza alle stelle. Ancora interessi sui debiti. E adesso chi paga? Abbiamo … ci hanno tutti quanti messo il cetriolo pressato e compresso e ci ritroviamo a dover cominciare da capo.
All’estero sono impalliditi e tutti insieme hanno commentato: “Ohhhhhh”.
Quale sarà il destino delle poche riforme che si stava tentando di portare avanti? Sembra destinato a morire il decreto per l'accorpamento delle province (anche per l'opposizione del Pdl che già ieri ha sollevato l'eccezione di costituzionalità). Il decreto Sviluppo, targato Passera, potrebbe incontrare qualche difficoltà aggiuntiva proprio per l'ostilità del fronte berlusconiano al ministro. Praticamente morte le già esili speranze di modificare il Porcellum. La nuova legge elettorale, già nel mirino dei veti incrociati che arrivano dai partiti, in teoria sarebbe dovuta arrivare in aula a palazzo Madama martedì.
E da ogni parte fioccano dichiarazioni:
Alfano (continuamente maltrattato) si giustifica: ”Noi siamo una forza responsabile … Il Popolo della Libertà continuerà a manifestare la stima nei confronti di Monti, abbiamo segnalato il disagio degli italiani soprattutto per politica economica”.
Le dichiarazioni più pesanti sono quelle del senatore Marcello Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi: ”ho visto gente nata e cresciuta politicamente grazie a un soffio di Berlusconi … gente inutile che solo per lui è assurta a importanti cariche politiche e istituzionali priva di qualsiasi riconoscenza ... Adesso dovrà cambiare tutto, e questa volta i fedelissimi non bastano, perché talvolta possono essere cretini e non servono allo scopo. Berlusconi deve continuare la lotta contro una magistratura politicizzata. E io combatterò al suo fianco … all’ultimo sangue. Servono regole e liste davvero pulite” (?). In merito ad Alfano, quella di Dell’Utri è stata una sonora bocciatura: “E’ persona brava e capace, ma non ha la maturità per aspirare al premierato. Alfano, poveretto, non ha potuto cambiare niente, se siamo ridotti in questo stato è perché il partito è imploso, non si è rinnovato”.
L’ex ministro degli Esteri Frattini (governo Berlusconi), invece, ha pronunciato parole che sembrerebbero confermare la sua voglia di smarcarsi dal Pdl per cercare di ottenere ruoli diplomatici internazionali. “Dal presidente Mario Monti un gesto di dignità e di grande serietà istituzionale”.
Giorgia Meloni, ex ministro della Gioventù del governo Berlusconi, in un’intervista al Corriere della Sera, afferma, “in questi giorni abbiamo annullato le primarie, candidato Berlusconi a premier, aperto una crisi di governo. Mi paiono questioni sulle quali valga la pena fare due chiacchiere”. E a Bel Pietro del quotidiano Libero ha ribadito: "Se questo è il Pdl io me ne vado. Non voglio un partito di plastica, non voglio i colonnelli, non voglio parlamentari scelti da cinque persone chiuse in una stanza". E ancora: "Non vogliamo operazioni nostalgia, se il Popolo della libertà rimarrà così io non ho stimoli per rimanere".
Considerazioni diverse all’interno dello stesso partito. Si è già dato inizio alle chiacchiere … vedrete che alla fine, per un interesse comune, torneranno insieme …
… e noi? con il solito cetriolo! 

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