diciamoglielo
… ma sono ancora tanti, troppi. E
finalmente tante donne (15); mai accaduto in 65anni di autonomia siciliana. La
nota stonata? Ancora presenti 7 indagati su 32.
I ‘60 volti nuovi’ saranno capaci di dare
il via alla rinascita siciliana, oppure dopo i proclami elettorali diverranno
presto famelici come i predecessori, magari giostrati ed educati dai vecchi
‘marpioni’?
Certo è che i ‘grillini’ proclamano di
voler restituire una buona parte degli ‘stipendi’ che riceveranno ogni mese, ma
i loro colleghi, degli altri partiti, non ci stanno e annunciano battaglia.
Il tema dominante iniziale sarà proprio i ‘tagli
ai costi della politica e ai privilegi’. Il ‘movimento 5stelle’ ha annunciato
che presenterà un disegno di legge per dimezzare gli emolumenti degli eletti e
che nel frattempo restituirà la metà dello stipendio. C’è già chi dice che non
è fattibile, e che non esiste nessun precedente.
Però il tema dei tagli tiene banco e anche
Crocetta, nuovo presidente, ha annunciato la sostituzione delle auto blu con il
servizio ‘car sharing’ e il tagli della SUA indennità del 50%. Ma che ne
pensano i vecchi deputati?
Cracolici, il fautore, insieme a Lumia, dell’accoppiata
con l’ex Lombardo nel passato governo siciliano, prova a fare una battuta (che
non fa ridere). "Facciamo lavorare l'Ars solo sei mesi l'anno e negli altri sei mesi i
deputati tornano a fare i propri lavori". Cascio, presidente dell’assemblea
uscente, dichiara: "I grillini dovrebbero informarsi meglio, abbiamo
tagliato di tutto" (?).
Sono passati solo due giorni dallo scrutinio. Il clima sembra già pesante. “Tagliamo
si, ma solo i diritti degli altri. Non toccateci i privilegi. Non potremmo
sopravvivere”, sembra l’urlo che si leva alto dentro e fuori al ‘palazzo’.
Vogliamo dare uno sguardo a questi privilegi?
Eccoli. Diaria, 3.500
euro al mese per deputato; contributi
per i portaborse, 3.100 euro al mese; "indennità di trasporto su
gomma", cioè i rimborsi benzina, pesano da 2 mila a 6 mila euro l'anno a
deputato.
Un benefit, quest'ultimo, che per Salvatore Lentini - appena
rieletto con l'Udc alleato del Pd - è intoccabile, anzi sottostimato: a
lui, che è di Palermo, toccano "solo" 2 mila euro: la benzina costa 2
euro a litro. Poi se vogliamo, organizziamo un dibattito televisivo e
discutiamo di stipendi: quelli dei politici sì, ma anche quelli dei burocrati,
dei magistrati e dei docenti universitari".
In aula si annuncia battaglia. Potenza del denaro.
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