giovedì 18 ottobre 2012

taglio dello stipendio per il povero assessore lombardo


diciamoglielo
All’Assessore della giunta Formigoni se gli tagliano lo stipendio da 8.000 euro a 6.420 netti al mese, avrà difficoltà a vivere e a pagare il mutuo. Vive in una villa con 14 stanze. Con piscina circondata da un parco.
Ha scritto su Twitter: «Ho letto il decreto sul taglio alle regioni: drastica riduzione dell’indennità entro il 30 novembre. Uno come me cosa deve fare?». … «Vivo di ciò che fra un mese mi verrà dimezzato e tra mutuo, rette, eccetera non so come fare». Firmato: Raffaele Cattaneo.
I suoi emolumenti non si limitano a quelli come assessore ai trasporti. Cattaneo, da almeno 7 anni, è anche consigliere indipendente della società aeroportuale Sea. Un incarico che gli dovrebbe fruttare (anche se l’azienda non può confermare) circa 2mila euro al mese. Inoltre è consigliere del consiglio di sorveglianza di Infrastrutture lombarde. 
«Non intendo certo offendere gli italiani che lavorano e guadagnano meno di me, ma i politici vanno pagati e valutati per le responsabilità che hanno e per i risultati che ottengono. Io gestisco investimenti per 20 miliardi di euro e ho la responsabilità diretta di gestione su 2 miliardi di euro. Lavoro dalle 12 alle 15 ore al giorno e ho rinunciato a una carriera di dirigente nel privato per scendere nel pubblico. Non si può fare di tutte le erbe un fascio, c’è tanta politica con la schiena dritta che lavora per il bene della gente». 
Cosa dire al ‘povero’ assessore regionale lombardo? Prepariamoci ad una colletta. Se la merita. O no?
    Anche perché adesso, dopo tutto il marciume venuto a galla nella giunta lombarda, Formigoni azzera la giunta per formarne un'altra; anzi no, la Lega vuole andare al voto; anzi no, il Pdl nicchia; anzi no, la Minetti si dimette; anzi no ... rimangono tutti al loro posto. 
Hanno salvato il "povero ... soldato ... Cattaneo". Meno male.

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