lunedì 24 settembre 2012

il tempo stringe e la cera … ‘squaglia’


diciamoglielo
E loro stanno cominciando ad eccitarsi. Chi sono loro?

I nostri ‘papponi’; quelli che ci sfruttano; quelli che ci hanno finora succhiato il sangue. I ‘magnaccia’ per definizione. E noi siamo le ‘prostitute’ per convinzione.
Ma come di chi sto parlando? Dei politici, è chiaro!
Per anni hanno massacrato le città e gli abitanti prendendo a pieni mani quello che non gli apparteneva.
Per anni hanno guidato la nazione con decisioni distruttive.
Per anni hanno vissuto bene con stipendi di lusso.
Per anni hanno gestito il potere convivendo con logge massoniche e con le mafie.
Ormai fare il politico è un mestiere. Sono al Parlamento da 20-30-40 anni e non se ne vogliono andare.
Glieli abbiamo mandati noi. Facciamo il ‘mea culpa’.
Ma non li possiamo tollerare più. Non li possiamo tenere ancora lì. Hanno fallito. Non mi sento di votare gente incapace di servire una nazione. Si sono serviti LORO di noi. La politica non è più una missione un servizio.
E ora? Cosa facciamo? Siamo entrati in confusione!
A parte tutti i cittadini che con la politica hanno connivenza e devono ossequiare e ubbidire a questa casta di, ormai, non eletti ma proclamati per legge e nominati per decisione di un segretario di partito.
Tutti gli altri, invece, quelli che in buona fede, convinti di fare il proprio dovere di cittadini corretti, ci siamo resi complici, con l’inganno, di ‘iene’ che hanno pasteggiato sui corpi martoriati di onesti elettori.
Loro sono pronti. Blaterano. Hanno ripreso a parlare di cose senza senso. Hanno riconquistato la scena. Non si vergognano. Forse non hanno dignità di uomini. Forse non l’hanno mai avuta.
Cosa dobbiamo fare?
Fare finta di niente e votarli come sempre. Oppure …

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