melissa bassi |
Le notizie sono confuse. Si sovrappongono.
La rete ci inonda di comunicati di questo e/o di quell’altro rappresentante
delle istituzioni. L’unica cosa certa è che una ragazza di 16 anni, Melissa
Bassi, è morta dilaniata.
Altri cinque ragazzini sono feriti, di cui una, Veronica Capodieci, molto grave.
Tutto il resto appartiene alla frenesia dei “media” di arrivare per primi a dare una notizia che faccia ascolti. Ma diamo uno sguardo alla rete.
Altri cinque ragazzini sono feriti, di cui una, Veronica Capodieci, molto grave.
Tutto il resto appartiene alla frenesia dei “media” di arrivare per primi a dare una notizia che faccia ascolti. Ma diamo uno sguardo alla rete.
Repubblica.it: “Tre bombole di gas piazzate davanti a una scuola. Tre micidiali bombe. Sono all'incirca le 7.45 di stamattina quando di fronte all'Istituto professionale Morvillo-Falcone di Brindisi si scatena l’inferno. Una boato proprio mentre i ragazzi stanno per entrare a scuola. ‘Ho visto i ragazzi a terra, tutti neri, i libri erano in fiamme. Una scena terrificante. E' stato fatto per uccidere: le ragazze entravano proprio a quell'ora.’, le testimonianze di quanti abitano in zona.
La mafia non usa le bombole
a gas, ma il tritolo - spiegano gli inquirenti - la mafia, forse, non avrebbe
neanche avuto un motivo per uccidere delle studentesse. Il dettaglio importante
da attendere, secondo l'intelligence, è capire qual è stato il meccanismo di
innesco dell'ordigno: Le bombole sono materiale esplosivo, ma devono essere
innescate. Dall'innesco si può già capire da chi è stato fatto l'ordigno, se da
un tecnico o da un tecnico improvvisato.”
CorrieredellaSera: “Non c'è stata alcuna rivendicazione finora. Quella di
Brindisi potrebbe essere una rappresaglia all'operazione delle forze
dell'ordine che il 9 maggio hanno sgominato clan locali pugliesi, arrestando 16
persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso.
‘Ci sono state in passato nella storia della Sacra Corona Unita episodi di
terrorismo, mai però contro una scuola e contro i bambini, non escludiamo
alcuna pista e prendiamo in considerazione anche possibili collegamenti con
manifestazioni antimafia in programma proprio in questi giorni in città’,
afferma Marco Di Napoli, procuratore di Brindisi.”
Ansa.it: Il procuratore della
Repubblica di Lecce, Cataldo Motta si mostra cauto: "Potrebbe non essere
stata una organizzazione mafiosa".
Ecco
il tam tam mediatico che si è messo in azione. Ma proprio l’affermazione del
procuratore della Repubblica Motta, lascia presagire una matrice diversa dalle
altre.
Pertanto viene spontaneo pensare. Ultimamente negli
Stati Uniti e non solo, diversi individui si sono lasciati andare in stragi occasionali
ai danni di ragazzi all’interno di scuole e/o in feste organizzate. Quasi fosse
diventata una moda “ammazzare per gioco o per una ideologia”. Se così fosse
anche in questo caso, dovremmo desumere che l’esaltazione sta diventando un
male che comincia a influire sulla psiche dell’individuo. Che l’assassino sia
debole mentalmente poco importa. Quello che conta è che dei ragazzini pagano il
desiderio di vendetta di qualche esaltato, e i loro genitori li piangono senza
capire il perché.
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