lunedì 7 maggio 2012

calciatori impiegati statali

calciomania.oltrelarete..
Un bando del Ministero della Giustizia prevede che per far parte del corpo di polizia penitenziaria, essere calciatori vale più di un laureato. Lo ha segnalato un servizio delle “Iene” del 15 marzo scorso, successivamente ripreso da “ilfattoquotidiano.it”.
In pratica ai fini della graduatoria finale contano poco laurea (1 punto) o master (0,5 punti), rispetto alla partecipazione a un campionato di serie C
(8 punti), di serie B (12 punti) per non parlare di una convocazione in nazionale che garantisce 25 punti.
Il concorso è stato creato per risollevare le sorti dell’Astrea, squadra di calcio di serie D di proprietà del dicastero di via Arenula (Ministero della Giustizia).
I vincitori del bando, vengono inquadrati come dipendenti della polizia penitenziaria. Lo stipendio fisso, attualmente, non è di quelli che fanno girare la testa nella categoria, dai 1300 ai 1800 euro, per sole due ore al giorno di allenamento e con le trasferte considerate alla stregua di missioni. Quello che fa la differenza, però, è che alla fine della carriera sportiva per i giocatori dell’Astrea non ci sarà nessun patema d’animo su cosa fare da grandi: saranno assegnati a lavoro d’ufficio in istituti penitenziari o comunque nel corpo della polizia penitenziaria.
Le squadre di calcio fanno ampio ricorso alle sponsorizzazioni e, soprattutto, ai presidenti che mettono mano al portafoglio. L’Astra, invece, di sponsor non ne ha. Lo statuto della squadra (art. 11) dice che i fondi si basano su “somme stanziate sui capitoli di bilancio passivo del ministero della Giustizia che consentono l’imputazione della spesa” e poi “fondi erogati dall’Ente assistenza per il personale dell’Amministrazione penitenziaria” oltre che a contributi di Figc e Coni e introiti derivanti da vendita di biglietti e cessione di diritti televisivi e radiofonici.
Il presidente della Forza e Coraggio” squadra anch’essa di serie D, Massimo Taddeo, ha dichiarato a ilfattoquodiano.it: “Certo che se una squadra può offrire ai giocatori qualcosa come una sistemazione per la vita è avvantaggiata rispetto alle altre. Pensare che una squadra possa avvalersi, anche in misura minima, di soldi pubblici, è tutt’altro che simpatico”.
La notizia dell'Astrea "squadra a statuto speciale" non è piaciuta a nessuno, ed è partita una petizione su internet per chiedere a ministero che cessino le assunzioni di calciatori e il finanziamento con soldi pubblici.
Quando Francesco Guccini cantava che “la mamma aveva ragione nel dire che un laureato vale più di un cantante”, non aveva minimamente considerato che la mamma potesse trascurare i calciatori. Altri tempi. Ma oggi il "basta assunzioni" avrà successo? Cosa ne pensi?

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