La Croma marrone è
davanti. Guida Vito Schifani, accanto c'è Antonio
Montinaro, dietro Rocco Di Cillo. Sulla Croma bianca che
segue c'è il giudice che guida, accanto c'è Francesca Morvillo,
anche lei magistrato. Dietro l'autista giudiziario, Giuseppe Costanza, dal 1984 con Falcone. E altri tre sulla Croma azzurra, a chiudere il corteo, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo. Tre auto, nove persone.
anche lei magistrato. Dietro l'autista giudiziario, Giuseppe Costanza, dal 1984 con Falcone. E altri tre sulla Croma azzurra, a chiudere il corteo, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo. Tre auto, nove persone.
Ore 17,59. Autostrada
Trapani-Palermo. Investita dall'esplosione la Croma marrone non c'è più. La Croma bianca è seriamente danneggiata, si
salverà Giuseppe Costanza che sedeva sui sedili posteriori. La terza, quella azzurra, è un ammasso di ferri vecchi, ma dentro i tre agenti sono vivi,feriti
ma vivi.
Feriti come altri venti uomini e donne che erano dentro le auto che
passavano in quel momento fra
lo svincolo di Capaci e Isola delle Femmine. I mafiosi avevano riempito di tritolo (500 kg.) una galleria scavata sotto l'autostrada (per assicurarsi la
buona riuscita del delitto), nel tratto che collega l'aeroporto di Punta Raisi (oggi "Aeroporto Falcone-Borsellino") al
capoluogo siciliano.
A
tutt'oggi si conoscono soltanto gli esecutori materiali della strage. “L'indagine
sulla strage ha portato a investigare sui servizi segreti e
a chiedere che venisse tolto il segreto di Stato su alcuni fascicoli, per indagare
sulla presunta collusione tra servizi segreti e mafia.” (Repubblica luglio – dicembre 2009).
"Chi tace e chi piega
la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore
una volta sola." Non c'è dubbio che Giovanni Falcone, autore di questa
celebre e coraggiosa fase, sia morto una sola volta: vent’anni anni fa.
Ogni 23 maggio, da
vent’anni a questa parte, si ricorda ancora il 23 maggio. Qualcuno ha
affermato: “troppo per un uomo solo”. Ma se è vero, come disse John Fitzgerald
Kennedy, in una frase citata a suo tempo da Falcone che "gli uomini
passano ma le idee restano e quelle idee continueranno a camminare sulle gambe
di altri uomini", allora il sacrificio di Falcone non è stato vano.
Tante parole e troppe
promesse si sono sprecate. Tanti personaggi hanno approfittato di questa strage
per assurgere a paladini della giustizia, chiusi nel loro abito carnevalesco.
Ed è ancora vivo il ricordo della commemorazione del 2011 nell’aula bunker di
Palermo, all’Ucciardone, dove si celebrò il maxiprocesso a
Cosa Nostra. “Falcone è divenuto uno dei simboli della lotta alla
criminalità organizzata nel nostro Paese. Resterà per sempre nei nostri cuori.” (Silvio
Berlusconi, Presidente del Consiglio).
Nulla
di sbagliato o politicamente scorretto, ma questo stesso uomo, fino a pochi
giorni prima appellava la magistratura come un “cancro da estirpare”.
Anche quest’anno si farà la
passerella di politici commossi per la morte del giudice Giovanni Falcone. Ministri
ed uomini di governo danno sempre il meglio di sé stessi quando si tratta di sciorinare
frasi, a detta di molti, di “circostanza”.
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